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Il manifesto della mostra
Il manifesto della mostra

“Amare un’ombra”, la mostra su Montale dal 22 ottobre

Un anniversario da festeggiare e dei disegni inediti da mostrare al mondo. Possiamo riassumere così – ma semplificheremmo troppo – l’iniziativa “Amare un’ombra”, importante omaggio a Montale che vedrà San Severino protagonista nei prossimi mesi. Questa storia inizia il 20 ottobre 1966, quando Eugenio Montale pubblica “Xenia”: una raccolta poetica che dedicata alla defunta moglie, Drusilla Tanzi (i più la ricorderanno con il soprannome affettuoso inventato dal marito, “Mosca”). Questa raccolta fu stampata proprio a San Severino, nella storica tipografia Bellabarba.
Sono passati esattamente cinquant’anni da allora, ma “Amare un’ombra” non nasce solo da questo. Donatella Bellabarba ha annunciato in conferenza stampa il ritrovamento di alcuni inediti di Eugenio Montale. Poesie? No (o meglio, non solo): si tratta per lo più di disegni. Un’iniziativa, quindi, che ci mostrerà un Montale decisamente insolito. Dal 22 ottobre al 31 gennaio la mostra “Amare un’ombra” sarà visitabile a Palazzo Manuzzini, nei locali della Pinacoteca civica. Poi prenderà il volo per la Biblioteca di Stoccolma. «Si tratta di un’occasione di grande visibilità – ha commentato Francesco Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino – un evento che va oltre i confini settempedani». La mostra metterà a stretto confronto il Montale poeta e il Montale pittore in un dialogo fra parole e segni. Interessante l’appello di Donatella Bellabarba, titolare dell’Archivio storico della tipografia. «Mi piacerebbe che quest’evento attirasse l’attenzione della critica letteraria, che non ha mai approfondito questa questione: Montale non è mai stato nelle Marche, ma aveva un legame molto stretto con la nostra regione. A partire dal rapporto che lo legava a tre personaggi delle Marche…» Volutamente ha lasciato il discorso in sospeso: dovremo partecipare agli incontri per saperne di più.
E infatti saranno numerose le iniziative collaterali, di ampio respiro accademico e culturale. Si parte ovviamente sabato 22 ottobre, con la cerimonia di apertura al teatro Feronia: interverranno Pietro Gibellini (professore alla Ca’ Foscari di Venezia), Giuseppe Benelli dell’Università di Genova e Roberto Cresti dell’Università di Macerata. Sono poi previsti quattro incontri su un unico tema, “L’arte del dono: Xenia e altro”. Questo perché gli “Xenia”, nella tradizione classica, erano gli epigrammi che accompagnavano un regalo. Sabato 5 novembre interverranno Ezio Bartocci e Maurizio Verdenelli in una conferenza (il luogo sarà Palazzo Franchi Servanzi) dedicata all’aspetto grafico dell’argomento. Venerdì 11 novembre saremo al Palazzo dei Governatori per “Cultura del dono e trasformazione dell’economia”, un intervento del professor Roberto Mancini. Sabato 3 dicembre il Palazzo Servanzi Confidati ospiterà l’incontro con Serge Latouche, dall’Università di Parigi XI, mentre domenica 11 dicembre sarà la volta del professor Marino Niola con “Xenia. L’antropologia dello straniero fra ostilità e ospitalità”. In concomitanza saranno organizzati “Quattro incontri d’autore. I presidii Slow Food protagonisti dei menu dei Ristoratori di San Severino Marche” nei ristoranti Junò (4 novembre), Cavallini (24 novembre), Marisa (13 gennaio) e Osteria Ninetta (31 gennaio). Non finisce qui: il 2 dicembre, al ristorante da Piero, potremo sperimentare il menu della cena a cui partecipò Montale a Stoccolma nel 1975, in occasione dell’assegnazione del Premio Nobel.
“Amare un’ombra” è patrocinato dalla Camera dei deputati. La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì solo al mattino (dalle 9 alle 13), il sabato con gli stessi orari ma con in più le aperture pomeridiane (dalle 15 alle 18). La domenica (10-13 e 15-18) sono previste visite guidate organizzate dalla Pro loco.

Alessandra Rossi

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