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La scuola media
La scuola media

Battaglia vinta: Miur concede quinta sezione di 1^ Media

I genitori dei 110 alunni che fra poche settimane inizieranno a frequentare la prima media all’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino possono tirare un bel sospiro di sollievo. Il Miur ha accolto infatti la richiesta dell’Ufficio scolastico delle Marche per l’attivazione – attraverso l’assegnazione del relativo organico-docenti – di una quinta sezione rispetto alle quattro che erano state accordate in precedenza sulla base dei numeri delle preiscrizioni. Numeri che però non tenevano conto dell’arrivo di nuovi alunni stranieri e di altre complesse problematiche. Tant’è che nel mese di giugno c’era stata una vera e propria mobilitazione generale, da parte  dei genitori e dei loro rappresentanti in seno al Consiglio d’istituto, per far sì che prima l’Ufficio scolastico regionale e poi il Ministero dell’Istruzione evitassero la formazione delle cosiddette “classi-pollaio” con una media superiore ai 27-28 iscritti. La protesta aveva avuto una forte eco. Ben 956 firme raccolte tramite sottoscrizione pubblica e consegnate ai vertici dell’Istruzione di Ancona da una delegazione di genitori. Quindi, lettere istituzionali, appelli a mezzo stampa, minacce di ricorso al Tar per far valere il diritto allo studio dei propri figli; coinvolgimento del Comune e, ovviamente, della Scuola stessa. Poi, un grande silenzio – per oltre un mese – in attesa delle decisioni di Roma. Fino a oggi, mercoledì 17 agosto, giorno in cui è stata comunicata la buona notizia al dirigente scolastico del “Tacchi Venturi”, Sandro Luciani, che ha seguito da vicino l’intera vicenda. Unanime è stata la soddisfazione per l’ottenimento della quinta sezione. “Vogliamo in primo luogo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa battaglia – dice Manila Amici a nome dei genitori – perché insieme siamo riusciti a far fronte comune e ciascuno ha dato il proprio determinante contributo. Siamo contenti per il risultato raggiunto: era un sacrosanto diritto che spettava a oltre un centinaio di bambini. Ed è un riconoscimento importante anche per il futuro assetto del nostro Istituto”.

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