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Protesta contro le classi-pollaio
Protesta contro le classi-pollaio

Classi-pollaio, sale la protesta: “Faremo ricorso al Tar”

“Con la chiusura del punto-nascita le mamme settempedane sono costrette ad andare a partorire lontano. Ora rischiano anche di dover portare i loro figli a scuola lontano da San Severino…”. Una considerazione amara, e provocatoria, quella che fanno i genitori dei 110 bambini destinati a frequentare la prossima 1^ Media in 4 classi-pollaio all’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi”. La quinta sezione, infatti, per il momento non è stata concessa. La richiesta – sostenuta dalla raccolta di circa un migliaio di firme – è stata avanzata gli Uffici scolastici provinciale e regionale, ma dagli incontri avuti in questi giorni dalla delegazione di San Severino con i vertici della Scuola pubblica non sono venute le rassicurazioni sperate. Anzi, sembra che ad Ancona i dirigenti non vogliano proprio sentire ragioni, chiamati a ragionare solo in un’ottica di tagli e risparmi. La decisione finale è attesa per domani (mercoledì) e, se dovesse essere negativa, i genitori preannunciano già un ricorso al Tar delle Marche sulla base di alcune sentenze dei Giudici amministrativi pronunciate in altre regioni a tutela del diritto allo studio e dell’incolumità degli alunni. Il ricorso poggerebbe sul fatto che non vengono tenuti in considerazione i 6 alunni con disabilità (da inserire, per legge, in classi con 20 iscritti), né la presenza di alcuni bambini stranieri che sono giunti a San Severino dopo le preiscrizioni di febbraio (con evidenti difficoltà di lingua e inserimento), né l’inadeguatezza delle aule ad accogliere 28-27 alunni sia per problemi di spazio che di sicurezza. “La struttura scolastica delle Medie – sottolineano i rappresentanti dei genitori – ha spazi omologati solo per la presenza in classe di 26 persone al massimo, inclusi i docenti. Pertanto, in caso di sezioni più numerose la responsabilità sulla sicurezza (ai fini di legge) ricadrà sull’ex Provveditorato. In ogni caso siamo decisi ad andare fino in fondo: stiamo preparando una lettera al Ministro dell’Istruzione e prendendo contatti con l’Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) per difendere il diritto all’istruzione di tutti i nostri figli. Del resto, i dati parlano da soli: il ‘Tacchi Venturi’ ha ottenuto, al momento, l’attivazione di 3 sezioni a tempo normale per 85 alunni (di cui 4 disabili), divenuti 88 dopo la scadenza delle preiscrizioni, e di una sezione a tempo pieno per 21 bambini (di cui 2 con disabilità), divenuti 22 dopo le preiscrizioni. Pertanto, se la situazione non dovesse cambiare, si avranno a tempo normale 2 classi da 29 alunni e una da 30. E ciascuna avrà almeno un bambino con sostegno. Gridare allo scandalo è poco! Anche in considerazione del fatto che altre situazioni del genere presenti su Istituti di Comuni limitrofi sono state trattate diversamente nella predisposizione del cosiddetto organico di diritto”.

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