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Vittorio Merloni
Vittorio Merloni

Il ricordo: Vittorio Merloni e quel saluto uguale per tutti

La scomparsa di Vittorio Merloni certamente non è passata sotto silenzio a San Severino sia per la notorietà del personaggio, sia per il forte legame che da decenni lega le industrie Merloni – in particolare la “vecchia” Ariston – al nostro territorio. Tanti settempedani vi hanno lavorato o vi lavorano ancora. E molti avranno avuto modo di conoscere o avere a che fare con Vittorio Merloni. I suoi funerali, peraltro, sono stati celebrati dal “nostro” cardinal Edoardo Menichelli. Abbiamo chiesto così un contributo a Cadia Carloni (sempre gentile e disponibile), che lavora proprio per la Indesit Company con un ruolo di responsabilità. Nel ringraziarla, vi proponiamo il suo racconto.

“Un lungo applauso per salutare un grande uomo, a conclusione della cerimonia funebre di Vittorio Merloni, ieri, nella cattedrale di Fabriano. La chiesa – gremita non soltanto di familiari e dirigenti Indesit degli ultimi 20 anni, ma anche dei tanti dipendenti, operai e impiegati giunti dalle diverse sedi italiane – ha dato il suo tributo di profondo affetto all’uomo che sarà ricordato non soltanto per la sue indiscusse capacità imprenditoriali, la sua visione, il suo coraggio, ma soprattutto per la sua garbatezza, il suo sorriso aperto, il suo saluto uguale per tutti. Il segreto del suo successo imprenditoriale, oltre al coraggio di saper sempre guardare oltre le difficoltà e trovarne in sé le opportunità per crescere, è stata la sua capacità di far sentire ogni dipendente importante: ogni operaio, ogni impiegato ha sentito e gestito l’azienda come fosse la propria azienda. Far bene per il bene dell’azienda, dare spazio solo al buon senso e alle scelte che portano a un oggettivo miglioramento, indipendentemente da chi le propone e dal suo livello gerarchico in azienda, garantire totale rispetto a tutti: sono stati questi i semplici ingredienti che hanno fatto crescere Merloni Elettrodomestici, poi rinominata Indesit Company, fino a diventare la seconda azienda produttrice di elettrodomestici in Europa, capace di affrontare il lungo periodo di crisi con successo, senza perdere la sua capacità di produrre risultati con indici in attivo. Gli effetti per il nostro territorio, per le Marche e l’Umbria, sono stati significativi e ben tangibili. Tanti dipendenti, non soltanto operai ma anche impiegati, manager, dirigenti di questi territori hanno dato il loro contributo a questo miracolo imprenditoriale che ha fatto scuola per così tanti anni nelle università italiane. Merloni Spa la multinazionale tascabile, la figura del metalmezzadro, il capitalismo di mezzo sono ormai parte dei libri di storia dell’economia italiana, tutti legati allo stile imprenditoriale di Vittorio Merloni. L’omelia del Cardinale Menichelli ha ricordato a tutti il grande valore di quest’uomo che, riprendendo la parabola dei 5 denari, ha saputo ben spendere la sua dote, pienamente consapevole del grande valore sociale dell’impresa: “In ogni iniziativa industriale non c’è valore del successo economico se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale”, questo l’enunciato dichiarato a suo tempo dal padre Aristide, fondatore delle imprese, a cui Vittorio ha dato seguito garantendo un livello occupazionale fino a 4.000 persone soltanto nella zona del fabrianese, con complessivi 16.000 dipendenti in Europa. E l’impegno nel progresso sociale c’è stato tutto, resterà nel ricordo del suo sorriso e del suo sguardo aperto, della sua capacità di stimolare il meglio che è in ognuno di noi”.

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