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Il nuovo ponte sul Potenza
Il nuovo ponte sul Potenza

Aperto nuovo ponte, Martini: “Unisce più generazioni”

E’ stato inaugurato stamattina (venerdì 13 maggio) il nuovo ponte carrabile sul fiume Potenza, posto tra via Gorgonero e il rione di Contro. E’ intitolato alla figura di Bruno Taborro, partigiano che combatté per l’onore e la libertà dell’Italia intera e che per tanti anni è stato presidente della sezione settempedana dell’Anpi

La struttura, lunga venticinque metri a campata unica realizzata in acciaio corten, è stata anzitutto pensata per alleggerire il traffico a servizio delle scuole. Il nuovo collegamento, a due carreggiate a senso unico, presenta anche due corsie riservate ai pedoni. Progettato per rispondere a caratteristiche di semplicità, leggerezza e dinamismo, il ponte è stato costruito presso le officine meccaniche Piancatelli di San Severino. Alla realizzazione dell’opera ha poi collaborato anche un’altra impresa settempedana, la Edilbiangi. Complessivamente è costato 460 mila euro finanziati, nell’ambito del programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione e dal Comune che ha affidato il progetto architettonico e l’intero procedimento al responsabile dell’area tecnica, architetto Andrea Pancalletti. All’opera hanno lavorato anche l’ingegner Giovanni Cipolletta, per la progettazione strutturale della passerella ciclo pedonale, e l’ingegner Daniele Fiorini, per la redazione del progetto esecutivo, oltre all’architetto Andrea Stortini, nominato responsabile per la sicurezza.
“Quella che salutiamo – ha detto il sindaco Cesare Martini – è un’inaugurazione attesa da tanti anni. Questo ponte è un simbolo unico. E’ un collegamento che unisce, dovremo gettare molti più ponti nella nostra vita fatta sempre più spesso invece di barricate che si alzano imponenti, ed è anche simbolo della laboriosità di noi settempedani. A esso hanno lavorato due imprese di San Severino cui dobbiamo il nostro grazie. Lo abbiamo voluto intitolare alla memoria di Bruno Taborro perché ha saputo unire almeno due generazioni, che ha saputo essere una colonna forte e ben salda, una figura ben ancorata a terra in un momento di passaggio durante e dopo una guerra. Spero che ogni giorno i bambini, attraversando questo ponte, possano ricordare il nome di Bruno. Non l’ho mai sentito parlare di nemici. I suoi racconti erano come un ponte, era come se con le sue parole egli volesse allungare una mano per aiutare tutti a oltrepassare il guado”.
Per la festa, c’erano all’ingresso del ponte anche i lavoratori del Calzaturificio Marini: la vicina fabbrica, infatti, ha sospeso per alcuni minuti l’attività. Coloratissima la cerimonia del taglio del nastro, alla quale hanno partecipato diverse classi dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, dei plessi di San Severino e Cesolo, con i loro insegnanti e il dirigente scolastico, Sandro Luciani. Dopo la benedizione del vicario foraneo, don Aldo Romagnoli, hanno preso la parola – oltre a Martini – il baby sindaco Leonardo Simoncini, la famiglia di Bruno Taborro e Donella Bellabarba in rappresentanza della sezione “Cap. Salvatore Valerio” dell’Anpi. Per questa associazione sono intervenuti pure il vicepresidente provinciale, Mario Mosciatti, e i rappresentanti della sezione “24 Marzo” di Gagliole, Matelica ed Esanatoglia. Presenti anche il presidente provinciale di Confartigianato, Renzo Leonori, il presidente dell’Assem, Claudio Brunacci, i comandanti delle stazioni dei Carabinieri e del Corpo Forestale, la Polizia municipale, volontari della Croce rossa italiana. Fra le autorità pure il presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, gli assessori Simona Gregori, Giampaolo Muzio, Simone Vitturini, i consiglieri Alessandra Aronne, Gabriela Lampa e Fernando Taborro.

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