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Il presidente Caglini premia Andrea Carnevali (primo a sinistra)
Il presidente Caglini premia Andrea Carnevali (primo a sinistra)

Auto d’epoca: Carnevali s’impone tra mare e monti

Sessanta concorrenti che si sono cimentati nel duplice lotto di prove di abilità nel consueto, stimolante scenario del kartodromo “Dino Ferrari” di Fermo; diversi drivers neofiti che potrebbero garantire un adeguato ricambio generazionale; splendido scorcio panoramico dal suggestivo borgo medievale di Moresco; conferimento del memorial Arnaldo Giammarini al fido navigatore Paolo Terenzi, intervenuto appositamente dal Veneto, dove vive ormai da quarant’anni e vittoria finale dell’ex emergente, ormai consacrato ai massini livelli, Andrea Carnevali di Treia, pilota del Caem, quindi profeta in patria, con successi di categoria dell’immarcescibile Alessandro Marziali nell’Ante ’60 e di Luigino Senigagliesi nella Post ’60. Tutto questo è stata la 19^ edizione della “Dal bel Mare al bel Monte”, classica di primavera che ha attirato in terra fermana ben sessanta concorrenti e che si è conclusa all’Hotel Ristorante “David” di P.S.Giorgio con l’immancabile pranzo a base di pesce e le premiazioni, a cui ha fatto da degno prologo il dono di una breve pubblicazione sul personaggio di Giammarini a cura del presidente del Caem, Pietro Caglini, il quale ha anche rispolverato per l’occasione una precisione svizzera in gara, dove si è classificato in seconda piazza assoluta. Alla kermesse che ha sancito il varo della stagione primaverile del Caem, che festeggerà il suo 40° anno di fondazione in ottobre, “alla presenza delle massime cariche nazionali dell’Asi (Automotoclub storico italiano, ndr)”, ha puntualizzato Caglini, si è visto al volante di una Simca Rally 2 del 1976, per la soddisfazione degli organizzatori del Circolo automotoveicoli d’epoca marchigiano, anche il fabrianese Roberto Riccitelli, figlio di Gianfranco, indimenticato rallista degli anni ’70.

La classifica assoluta

1)Andrea Carnevali, Alfa Romeo GT 2000 del 1972, Caem, 63 penalità; 2)Pietro Caglini, Alfa Romeo GT 1300 Junior del 1971, Caem, 84 pen.; 3)Luigino Senigagliesi, Innocenti Mini Cooper del 1969, Caem, 154 pen.; 4)Alessandro Marziali, Lancia Appia del 1955, 273 pen.; 5)Alberto Ranciaro, Fiat 127 del 1973, Caem, 332 pen.; 6)Rita Magagnini, A112 Elegant 1973, 363 pen.; 7)Maurizio Rossi, A112 Abarth del 1978, 423 pen.; 8)Ferruccio Schippa, Fiat 1100 del 1948, 449 pen.; 9)Virgilio Manzi, Porsche 911 T del 1971, 479 pen.; 10)Franco Giampaoli, Lancia Fulvia Coupé del 1965, 488 pen.

Ante ’60

1)Alessandro Marziali, Lancia Appia del 1955, 273 pen.; 2) Ferruccio Schippa, Fiat 1100 del 1948, 449 pen.; 3)Mario Beccerica, Lancia Aurelia B12 del 1955, 687 pen.

Post ’60

1)Luigino Senigagliesi, Innocenti Mini Cooper del 1969, Caem, 154 pen.; 2) Franco Giampaoli, Lancia Fulvia Coupé del 1965, 488 pen.; 3)Gesuè Sabbatinelli, Alfa Romeo 2600 Sprint del 1962, Caem, 533 pen.

Post ’70

1)Andrea Carnevali, Alfa Romeo GT 2000 del 1972, Caem, 63 penalità; 2) Pietro Caglini, Alfa Romeo GT 1300 Junior del 1971, Caem, 84 pen.; 3) Alberto Ranciaro, Fiat 127 del 1973, Caem, 332 pen.

Luca Muscolini

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