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Da sinistra: mons. Brugnaro, mons. Napolioni, padre Claudio Bratti e don Aldo Romagnoli
Da sinistra: mons. Brugnaro, mons. Napolioni, padre Claudio Bratti e don Aldo Romagnoli

Il vescovo Antonio accolto da tanti… fedeli amici

Cattedrale gremita di fedeli, oratorio “Don Orione” pieno di amici e parrocchiani: tante le testimonianze di affetto, stima e simpatia nei confronti di monsignor Antonio Napolioni, tornato ieri – sabato 13 marzo – a San Severino nelle vesti di neo vescovo di Cremona. Prima la messa concelebrata a Sant’Agostino assieme al vescovo di Camerino, Francesco Giovanni Brugnaro, al vicario don Aldo Romagnoli e al clero locale; poi una serata di festa nei locali che per cinque anni lo hanno visto parroco di una comunità di oltre duemila persone. E’ stato un bel “ritorno a casa”, perché in tanti hanno voluto riabbracciare il loro amato don Antonello: dai ragazzi dell’oratorio ai bambini del catechismo, fino ai più anziani parrocchiani. Il nuovo vescovo ha esordito in chiesa: “Vuoi vedere che mi commuovo più oggi che il 3o gennaio?!”, ripensando al giorno della sua ordinazione nella magnifica cattedrale di Cremona, dove pure i settempedani erano saliti a centinaia. Risentire la voce di mons. Napolioni è stato piacevolmente familiare e ancora una volta, con le sue parole, è stato capace di toccare il cuore di chi era presente. Semplice, ma importante, il messaggio che ha lanciato ai fedeli: “Dalle piccole cose di ogni giorno dobbiamo ricordarci che siamo amati dal Signore”.

Alla celebrazione, animata dal coro della cattedrale, sono intervenuti anche il sindaco Cesare Martini e altre autorità locali. E’ seguito al “Don Orione” un rinfresco che ha dato l’opportunità a tutti di salutare don Antonio in veste di vescovo: tanti volontari della parrocchia preparavano da giorni l’incontro nei minimi dettagli, senza dimenticare la torta finale con lo stemma che accompagna mons. Napolioni nel suo episcopato.

In questa occasione c’è stato pure un simbolico passaggio di consegne a colui che è stato chiamato ora a servire la parrocchia di “San Severino Vescovo”. Si chiama don Claudio Bratti, è un Padre saveriano proveniente da Apiro, il quale ha maturato già una lunga esperienza in missione nel Sudamerica. Il vescovo Brugnaro gli ha affidato il nuovo incarico, affiancandolo al vicario don Aldo Romagnoli, pure lui presente ovviamente alla giornata di festa dedicata a mons. Napolioni.

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