Home | Cronaca | Pioli fa lo sciopero della fame per il punto nascita
Euro Net San Severino Marche
Roberto Pioli e Sandro Bisonni
Roberto Pioli e Sandro Bisonni

Pioli fa lo sciopero della fame per il punto nascita

Roberto Pioli ha iniziato uno sciopero della fame per richiamare l’attenzione del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, sul punto nascita di San Severino. In particolare, con questa iniziativa così estrema, il giovane settempedano chiede che Ceriscioli ascolti le ragioni dei cittadini di questo territorio ed è intenzionato a proseguire fintantoché non sarà rivista la decisione di chiudere il punto nascita e non si costituirà un tavolo tecnico finalizzato a dare risposte alle richieste della popolazione di San Severino e del bacino di utenza che si rivolge al nostro reparto. Il suo sciopero della fame è iniziato ieri (martedì 26 gennaio) di fronte all’ospedale e prosegue a oltranza. E durante la notte il 23enne dorme nella propria auto parcheggiata nel piazzale antistante la struttura.

Oggi Pioli ha incontrato il consigliere regionale Sandro Bisonni, il quale sta seguendo da vicino il caso-sanità delle Marche. Dopo l’incontro con Pioli, Bisonni – preoccupato per la situazione e per le conseguenze di un simile gesto sulla salute del ragazzo – ha presentato subito un’interrogazione urgente in Regione per sapere dal presidente Ceriscioli se “intende o meno ascoltare le ragioni di Roberto Pioli andandoci a parlare e se intende o meno accogliere le istanze mosse da Roberto Pioli che coincidono con quelle mosse da numerosi cittadini”.

Nella sua interrogazione, Bisonni evidenzia inoltre che “il punto nascita di San Severino è strategico per l’entroterra marchigiano al fine di garantire alle mamme e ai neonati il diritto alla salute sancito costituzionalmente”; che a molte strade dell’entroterra marchigiano non viene garantita la necessaria manutenzione e che questo comporta un ulteriore fattore di disagio e pericolo per i futuri nascituri e le mamme che a seguito della chiusura del punto nascita di San Severino si vedranno costretti a rivolgersi a strutture distanti decine e decine di chilometri; che, qualora il punto nascita di San Severino venisse realmente chiuso, l’utenza dell’area interna e montana si rivolgerà probabilmente al punto nascita di Macerata, il quale non è affatto scontato che sia attualmente in grado di sopperire, con la dovuta qualità del servizio, a tale chiusura riuscendo a farsi carico degli oltre 500 parti attualmente registrati presso il punto nascita dell’ospedale di San Severino”.

 

Centro Medico Blu Gallery