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Il cardinal Menichelli
Il cardinal Menichelli

L’8 marzo la città accoglie in festa il cardinal Menichelli

“La città di San Severino abbraccerà il cardinale Menichelli, in una festa che sarà di tutta la comunità, domenica 8 marzo”. Ad annunciare l’evento, cui stanno lavorando l’Arcidiocesi e il Comune, è il primo cittadino settempedano, Cesare Martini, che ha preso parte a un’intensa due giorni, in Vaticano, in occasione dell’investitura di don Edoardo a “principe della Chiesa”, unico porporato italiano assieme al metropolita di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro. “Mi sono emozionato tantissimo, ho abbracciato più e più volte don Edoardo – commenta Martini, legato a Menichelli da una fortissima amicizia – è stata una grande festa con tanti settempedani prima in basilica e poi nella chiesa di San Gregorio VII dove ci ha tenuto a ricordare il suo lungo cammino di fede e i momenti più difficili vissuti, fin da bambino, con la perdita prematura dei genitori. Unica richiesta che gli ho sentito ripetere in queste ore, quando ha salutato amici ma anche semplici conoscenti, è stata “non chiamatemi eminenza”. Per noi settempedani lui è sempre stato, è e sempre sarà semplicemente ‘don Edoardo’. Questa sua semplicità nei modi e nei toni ce lo ha reso sempre straordinario sia come persona che come uomo di Chiesa ma anche come pastore vicino da sempre agli ultimi”. Le iniziative in programma per il giorno 8 marzo a San Severino sono diverse. Alle ore 17, nella concattedrale di Sant’Agostino, il cardinale Menichelli presiederà la concelebrazione eucaristica alla presenza dell’arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro. Poi, intorno alle ore 18.30, ci si sposterà al teatro Feronia per il saluto della città. Nato a Serripola di San Severino Marche il 14 ottobre del 1939, Menichelli è il primo cardinale della storia della città. E’ prete dal 1965 e, dopo l’incarico di viceparroco a San Giuseppe, è approdato in Vaticano nel 1968 dove ha ricoperto anche il prestigioso incarico di addetto di segreteria presso la Congregazione per le chiese orientali in qualità di segretario dell’allora prefetto, il cardinale Achille Silvestrini. In quegli stessi anni è stato cooperante in una parrocchia romana e collaboratore del consultorio familiare della facoltà di Medicina al “Gemelli”.

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