S.Severino e Tolentino vincono insieme “Premio Lubich”

“Questo riconoscimento vale doppio perché ha visto protagoniste due città vicine che hanno lavorato insieme in progetti importanti”. Così il sindaco di San Severino, Cesare Martini, commenta l’assegnazione del premio “Chiara Lubich” – terzo posto ex aequo con il Comune di Tolentino – da parte dell’associazione “Città per la Fraternità”. A ritirare il riconoscimento nazionale, nella Protomoteca del Campidoglio a Roma, è stata il consigliere presidente della Commissione comunale alla Cultura, Romina Cherubini. Al suo fianco, in rappresentanza del Comune di Tolentino, c’era – in questa splendida occasione – il marito, ovvero l’assessore all’Istruzione, Fausto Pezzanesi.
“Grazie a quest’importante associazione – ha sottolineato a margine della cerimonia Romina Cherubini – abbiamo sperimentato quanto sia importante l’unione nel dare vita a progetti comuni che si rivolgono, in particolar modo, a persone in difficoltà che vivono vecchie e nuove povertà, emarginazione e fragilità sociale. E’ a loro che l’opera messa in atto è stata rivolta con il coinvolgimento dei Servizi sociali territoriali, della Caritas, degli Oratori, della Croce rossa, dell’Opera don Orione e delle scuole”.
Tante le iniziative della San Severino solidale: dalla costituzione di una Consulta sociale al servizio mensa nella casa di riposo, dalla distribuzione di frutta e verdura agli indigenti ai corsi di educazione al risparmio e corretta gestione della risorse domestiche attivati dall’Uteam, dal sostegno allo studio nell’Oratorio interparrocchiale al servizio vestiario e, da ultimo, all’attivazione di un Emporio del riuso per la casa, fino agli incontri dei Teatri di Sanseverino destinati alle “Altre culture”, nonché alle molteplici iniziative attivate nelle scuole settempedane.
La presidente dell’associazione “Città per la Fraternità”, Milvia Monachesi, ha letto la motivazione del premio: “Alla Città di San Severino Marche per i diversi progetti realizzati, insieme e distintamente, con la Città di Tolentino e volti ad alimentare semi di comunità e di fraternità che si vuole rinnovare con la riscoperta fattiva di valori universali con la consapevolezza di essere parte di una rete e di un disegno più grandi”.

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