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Rinvenimento alla Variante del Glorioso
Rinvenimento alla Variante del Glorioso

Variante del Glorioso: Comune attacca Governo Renzi

“Il Governo si preoccupa e si affretta a delegare i Comuni sui divorzi low-cost ma poi finisce per dimenticarsi delle cose serie. Va bene venire incontro ai cittadini, dando loro la possibilità di separarsi con soli 16 euro e in tempi rapidissimi anche se non mi pronuncio sul significato vero di questa operazione in un momento in cui la famiglia è in grave crisi, ma ci sono questioni che forse interessano di più le nostre comunità”.

Il sindaco Cesare Martini, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi la prima coppia decisa ad avviare la nuova procedura per la separazione introdotta di recente dal Governo Renzi, si rivolge proprio al premier per chiedere una “risposta urgente su argomenti più importanti come, ad esempio, lo sblocco del cantiere della Variante del Glorioso, opera pubblica del costo di quasi 3 milioni di euro ferma al palo a seguito di un provvedimento emesso dal Direttore regionale ad interim del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che ha costretto la Provincia di Macerata, ente esecutrice che ha fatto ricorso addirittura al Presidente della Repubblica, a interrompere i lavori. La singolare vicenda, tutta all’italiana – denuncia Martini – si è venuta a determinare a causa del rinvenimento, durante alcuni lavori di scavo, di un muretto di epoca romanica cui non è attribuito praticamente alcune valore. Da mesi, nonostante diversi solleciti, non si riesce a venire a capo della storia. Inutili le richieste di intervento indirizzante, nell’ordine, alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, alla direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, alla Soprintendenza. Da tutti abbiamo ricevuto come risposta – tuona Martini – un silenzio assordante. Il fatto è, però, che per non abbattere il muretto incriminato il direttore regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, andando addirittura contro una decisione presa dalla Soprintendenza regionale scaturita da un’indagine costata diverse decine di migliaia di euro, ha chiesto una variante progettuale al tracciato viario già previsto. I nuovi lavori arriverebbero – prosegue il primo cittadino settempedano – non solo in corso d’opera ma ad opere ormai praticamente ultimate. La Variante del Glorioso era un’incompiuta ereditata dalla vecchia Amministrazione che noi siamo riusciti a sbloccare ma che ora è di nuovo ferma al palo per questioni assurde e che non dipendono certo da chi sta amministrando la città”.

Dopo l’amaro sfogo il sindaco di San Severino aggiunge anche dell’altro: “Chiedo pubblicamente un sopralluogo immediato presso il cantiere della Variante del Glorioso al fine di poter valutare la rilevanza e l’importanza del ritrovamento. Se ciò non avverrà a breve domanderò l’intervento dello speciale nucleo dell’Arma dei carabinieri dedito alla tutela del patrimonio culturale”.

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