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Il presidente Marco Crescenzi
Il presidente Marco Crescenzi

Marco Crescenzi analizza il periodo nero del Serralta

La quinta sconfitta esterna, settima in totale, per il Serralta è arrivata in quel di Esanatoglia: un ko pesante che spinge la squadra gialloblù in piena zona play out (10 punti all’attivo e quart’ultimo posto). E’ andata male anche questa volta, dunque, per i settempedani che, pur arrendendosi a 12′ dalla fine e su rigore, non hanno saputo ripetere le prestazioni precedenti che, pur non garantendo punti, avevano mostrato segnali confortanti sotto il profilo del gioco e dell’atteggiamento. Ad Esanatoglia, invece, oltre alla sconfitta è giunta una prova in tono minore, piena di difficoltà. Il Serralta non è riuscito a trovare il giusto approccio alla gara ed ha sofferto l’aggressività e la manovra degli avversari che alla fine hanno meritato il bottino pieno. Malgrado il periodo “nero”, in casa Serralta si mantiene calma, tranquillità ed ottimismo. Certo è che la classifica non è delle migliori e mette un po’ di apprensione, ma prevale in tutti la convinzione che la squadra possa riprendersi e risalire la china. Ovvio che non c’è tempo da perdere. L’imperativo è lavorare sodo per tornare a far bene e sarà importante cercare compattezza e unità di intenti. Modo, questo, per riprendere il cammino e tornare a far punti. Altro aspetto è quello di puntare su concentrazione e determinazione, anche perché i prossimi impegni non potranno essere falliti, malgrado si presentino assai complicati (ultimi 4 turni di andata prima della sosta prevederanno in ordine cronologico le sfide con squadre d’alta classifica, Elfa e Fabiani e due scontri diretti per la salvezza, con Montecassiano e Caldarola).

Anche il presidente Marco Crescenzi punta l’occhio sulla classifica.

“Decisamente non è delle migliori e la posizione non può certo soddisfarci. A questo punto del campionato pensavamo di poter stare più tranquilli, invece siamo finiti abbastanza in basso e non possiamo esserne contenti. Tuttavia ritengo che sia ancora presto per preoccuparci e più che guardare e pensare alla classifica, dovremmo guardare in casa nostra. Fondamentale e indispensabile sarà capire i motivi che hanno reso difficile questo momento e in particolare bisognerà analizzare il passo falso di Esanatoglia e trovare spiegazioni ad una prova non all’altezza”.

In questa partita cosa non ha funzionato in particolare?

“Abbiamo avuto un riscontro pratico e chiaro di quello che avevamo paventato nelle ultime settimane. Avevamo detto che la squadra era in grado di fare bene contro avversari forti che lasciano spazi e fanno giocare senza troppa pressione e questo si era verificato contro Valdichientisangiusto e Sarnano; dall’altra parte, invece, c’era la convinzione che ci potevano essere più difficoltà contro rivali meno forti ma con un gioco tipico della categoria, ovvero basato su ritmo, grinta, corsa, aggressività. L’Esanatoglia ha messo in campo tutto questo e puntualmente siamo andati in affanno tanto da non riuscire a ripetere le precedenti gare, tutte positive anche se senza punti per noi”.

Soluzioni?

“Dobbiamo trovarne e in fretta. Spetta a tutto l’ambiente darsi da fare e reagire. Insieme dovremo trovare le soluzioni per uscire fuori da questo momento. Servono le parole giuste per ricompattarsi, ma soprattutto serviranno fatti e lavoro in campo. Ci sarà da cambiare mentalità e trovare la formula giusta, due aspetti essenziali per poter andare ad affrontare al meglio tutte le rivali, specie quelle che saranno impegnate con noi nella corsa salvezza”.

Roberto Pellegrino

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