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Riserva San Vicino: in Regione emendamenti al Piano

Il consigliere regionale Enzo Marangoni di Forza Italia ha presentato emendamenti al Regolamento della Riserva naturale del Monte San Vicino e Monte Canfaito che si vota martedì 18 novembre in Regione. Si tratta, come noto, del piano che regolamenterà il futuro dei territori compresi all’interno della Riserva naturale. Il perimetro dell’area protetta ricade in 4 Comuni: Apiro, Gagliole, San Severino e Matelica.

Con i suoi emendamenti Marangoni intende tutelare le attività economiche e i proprietari di immobili all’interno della futura Riserva. “Non si può calare dall’alto – scrive il consigliere regionale – un regime vincolistico senza considerare le attività produttive e chi vive stabilmente nelle aree a maggior tutela”. Da qui la sua proposta di introdurre un articolo fra le norme del Parco finalizzato a sostenere “attività economiche soggette a restrizioni dovute alla tutela della Natura e alla presenza delle medesime nelle zone omogenee B e C della Riserva”. “Medesimo sostegno – aggiunge Marangoni – deve essere dato anche a coloro che già hanno attività analoghe nelle aree classificate con la lettera “D” (aree di promozione turistica, economica e sociale)”. Altri emendamenti del consigliere regionale riguardano la tutela della risorsa acqua spesso predata da captazioni indiscriminate che non lasciano neppure un rivolo per la vita di specie animali e vegetali molto rare.

“Infine un altro emendamento – scrive Marangoni – evidenzia la demagogia che certa maggioranza regionale svolge anche nell’approvazione di atti come questo. Infatti all’interno del Piano, laddove si parla di ambiente fisico-geologico della Riserva per 236 pagine, è stata inserita a sproposito una pagina sulle morti di partigiani nelle montagne sopra Gagliole e Matelica”.

Marangoni evidenzia come la maggioranza regionale strumentalizzi i defunti anche in situazioni fuori luogo, “dimenticando che pure in queste zone ci sono stati morti innocenti dovuti alla mano dei partigiani”. Inoltre – aggiunge lo stesso esponente di Forza Italia – fatti storici importanti legati a questi territori ce ne sono a centinaia, basti pensare che San Severino e Matelica hanno origini antichissime. Perché, all’interno del Piano della Riserva che ha tutt’altre finalità, la Regione ricorda solo fatti riguardanti il solito e ritrito antifascismo che altro non è se non un pezzo della guerra civile 1943-1945. Perché – conclude – la Regione fa demagogia fuori luogo?”.

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