Il Settempedano
Quattro incontri, quattro Aperitivi di lettura e scrittura creativa per parlare di libri ed esercitare le proprie capacità creative. Nei mercoledì di settembre presso l’enolibreria Seven Hills di San Severino, in Piazza del Popolo, l’agenzia di consulenze editoriali Scriptorama condurrà i partecipanti alla scoperta degli innumerevoli piaceri che si nascondono tra le pagine scritte e insegnerà i primi rudimenti di scrittura creativa e narrativa. Insieme si esamineranno libri, telegiornali, blog, comunicazioni pubblicitarie, film, arti figurative, per estrapolare i significati nascosti e analizzare i messaggi, e diventare, così, lettori più consapevoli della realtà. «Gli aperitivi di lettura e scrittura creativa sono pensati con un duplice scopo – spiega l’editor Luca Pantanetti che condurrà gli incontri –, da una parte far maturare capacità critiche che ci renderanno fruitori attivi e non più solo passivi della comunicazione dei media; dall’altro fornire i primi preziosi consigli per diventare a nostra volta creatori di messaggi corretti e coerenti con i nostri scopi comunicativi. Il tutto durante un momento informale come quello dell’aperitivo, per stimolare il dialogo, il confronto, l’apertura verso gli altri e la crescita reciproca condividendo le proprie esperienze di lettori-scrittori.» Gli aperitivi di lettura e scrittura creativa si terranno nei giorni 3, 10, 17, 24 settembre 2014 con inizio alle ore 19. Ogni incontro è indipendente dagli altri. L’aperitivo ha un costo di 9 euro.
Per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail a info@scriptorama.it o telefonando al 349.2625590.
Il programma degli incontri è consultabile sul sito www.scriptorama.it o su Facebook all’indirizzo http://on.fb.me/1rivzWa.
APERITIVO 3 settembre 2014 – Cos’è un messaggio e come capire i messaggi?
APERITIVO 10 settembre 2014 – Il significato delle parole e il loro potere: cosa ci vogliono dire?
APERITIVO 17 settembre 2014 – La verità è solo una questione di punti di vista?
APERITIVO 24 settembre 2014 – I best-sellers: fenomeni di massa o opere di qualità?
