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Cerimonia del taglio del nastro con Vittorio Sgarbi
Cerimonia del taglio del nastro con Vittorio Sgarbi

Inaugurata da Sgarbi la mostra sui luoghi di Diotallevi

“Questa mostra è frutto dell’intuizione felice che hanno avuto Liana Lippi e il presidente della Comunità montana di San Severino, Gian Luca Chiappa, nell’aver pensato di aprire le porte a una “succursale” dell’esposizione di Fabriano, “Da Giotto a Gentile”, senza portare fuori da Esanatoglia il Maestro che qui è nato e che per tanto tempo ha legato il suo nome a quello di questa cittadina dove un altro grande, come Ivo Pannaggi, decise di lasciare la più importante testimonianza, in Italia, di un interno futurista”. Così il critico d’arte Vittorio Sgarbi, curatore dell’evento culturale dell’estate italiana – ospite della città della carta fino al 30 novembre prossimo e dedicato alla pittura e alla scultura fra Due e Trecento -, ha salutato la cerimonia del taglio del nastro del percorso espositivo “I luoghi di Diotallevi di Angeluccio”, inaugurato ad Esanatoglia presso la pinacoteca civica di San Francesco. A precedere questo momento, nel cinema teatro della cittadina maceratese, la presentazione della pubblicazione, a cura di Mauro Minardi, dal titolo “Diotallevi di Angeluccio da Esanatoglia. Un problema della pittura marchigiana del secondo Trecento” con cui si fa luce su questo artista di indubbia rilevanza nel panorama marchigiano seppure considerato, da sempre, un “pittore senza opere”. “Questa di Esanatoglia è una mostra molto ben collegata a quella di Fabriano e fortemente voluta dai sindaci di Esanatoglia, Matelica, Gagliole e San Severino – sono state le parole di Liana Lippi, che è anche direttore e coordinatore dell’evento culturale “Da Giotto a Gentile”, la quale ha poi aggiunto: “Finalmente questa importante cittadina può ospitare, in questa sede che esprime l’amore che gli abitanti hanno per l’arte, una rassegna dedicata a quello che è stato il suo Maestro. Mi rammarico – ha proseguito la Lippi aprendo un “casus belli” come lo ha definito Sgarbi – solo del fatto che qualcuno ha pensato di non concederci in prestito una crocifissione presente qui in una chiesa chiusa che è stata trasformata in deposito e che è diventata privata, anzi privatissima, perché di proprietà di un privato che priva un’intera comunità di un’opera d’arte al cui prestito si è detta d’accordo anche la Soprintendenza”. Al richiamo della Lippi si è ricollegato l’intervento di Vittorio Sgarbi che è stato accolto con un secondo applauso dagli abitanti di Esanatoglia, “cittadina dal nome esotico”, ha detto il critico sorridendo, per poi aggiungere: “Sono stato il sindaco di San Severino, città dalla quale è partita, al termine del mio mandato, una stagione di mostre con ramificazioni, grazie ai suggerimenti della Lippi, in altri centri come Caldarola, Osimo, Fabriano e, ora, anche Esanatoglia. Questa cerimonia, questa giornata, rappresenta una giornata di nuova nascita nella conoscenza di un artista come Diotallevi di Angeluccio che fu capostipite di una famiglia di pittori che lavorò per importanti committenti come gli Smeducci. E’ una bella iniziativa che rappresenta un prolungamento dell’esposizione fabrianese. Chi si perde una visita ha questa mostra – ha concluso con il solito spirito il critico – è una capra!”. Presentando come una “sfida per l’entroterra” un evento come quello appena inaugurato, il presidente della Comunità montana di San Severino, Gian Luca Chiappa, ha invitato i colleghi amministratori a fare sistema e ad abbattere i confini ricordando, ad esempio, che “fra Marche  e Umbria non ci sono state mai muraglie” e sostenendo che “l’idea che la Comunità montana investa in attività culturali è ormai ventennale”. Chiappa ha anche sottolineato l’importanza di scommettere nella cultura e nel turismo come volano dell’economia locale e territoriale. All’ente comunitario da lui presieduto si deve anche la pubblicazione del volume, curato da Minardi, che è stato presentato dall’ex soprintendente Maria Giannatiempo Lopez alla presenza, fra gli altri, del vice sindaco di Esanatoglia, Luigi Barocci, del sindaco di San Severino, Cesare Martini, dell’assessore settempedano allo Sviluppo culturale, Simona Gregori, del sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, del rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Flavio Corradini, di Daniele Salvi per l’ufficio cultura della Regione Marche. “Le grandi mostre – ha sottolineato quest’ultimo – sono occasione di ricerca ma hanno anche la capacità di proiettare talvolta territori marginali all’attenzione nazionale ed internazionale. Non ci si deve dimenticare, inoltre, del ritorno economico che certi eventi portano”. Il rettore di Unicam, Corradini, ha ricordato invece la necessità di sviluppare il patrimonio umano e culturale di questa zona: “Ci stiamo impegnando attraverso il Distretto culturale evoluto. L’occasione di questa mostra deve essere occasione per vivere il nostro territorio che è fantastico. Nel mondo globalizzato – ha poi concluso Corradini – si può copiare tutto, compresi qualità e gusto della qualità, ma nessuno mai riuscirà a copiare la bellezza e il gusto della bellezza”. Esanatoglia, con il taglio del nastro del percorso espositivo che condurrà i visitatori sulle tracce del Maestro Diotallevi di Ageluccio, sarà dunque la sede distaccata della mostra di Fabriano e terrà aperta la pinacoteca civica di San Francesco insieme alla chiesa del cimitero. L’itinerario dedicato al suo Maestro, condurrà poi a Matelica, la città del Verdicchio, dov’è conservata, presso il museo “Piersanti”, la “Madonna con Bambino e Santa Caterina”. In quello che può essere considerato un santuario di confine, la Madonna delle Macchie di Gagliole, si potranno ammirare, invece, altri affreschi di Diotallevi di Angeluccio. Da ultimo al visitatore verrà proposta la “tappa” di San Severino Marche dove sono conservate la “Vita di Santa Caterina d’Alessandria”, illustrata dal Maestro di Esanatoglia nella torre campanaria della chiesa di San Domenico, e il “San Francesco che riceve le stimmate”, custodito presso la pinacoteca civica. I “Luoghi di Diotallevi di Angeluccio” propongono il seguente percorso: Esanatoglia, pinacoteca civica San Francesco (orario visite fino al 30 settembre martedì/domenica ore 10 – 13 mentre dal 1 ottobre al 30 novembre martedì/domenica ore 15,30-18,30. Chiuso il lunedì) e chiesa del cimitero (aperta tutti i giorni). A Gagliole, santuario di Santa Maria delle Macchie (fino al 30 settembre lunedì/domenica ore 10 – 13 mentre dal 1 ottobre al 30 novembre lunedì/domenica ore 15 – 18). A San Severino Marche, pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” (fino al 30 settembre martedì/sabato ore 9 – 13 e 15 – 19; domenica e festivi ore 10 – 13 e 15 – 19. Dal 1 ottobre al 30 novembre martedì/venerdì ore 9 – 13, sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18) e chiesa di San Domenico (fino al 30 novembre martedì/domenica ore 10 – 13 e 15 – 18. Lunedì chiuso). A Matelica, museo “Piersanti” (fino al 30 settembre martedì/domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18. Dal 1 ottobre al 30 novembre sabato/domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Chiuso il lunedì).

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