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Un momento del confronto al cineteatro Italia
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Sanità, meno nubi nere si addensano sull’ospedale

Il direttore dell’Asur Marche, Gianni Genga e dell’Area Vasta 3, Pierluigi Gigliucci, all’ex Cinema Italia hanno allontanato gli spettri di chiusura dell’ospedale dalla popolazione di San Severino. “Resta la deroga che consente di tenere aperti i punti nascita con 500 bambini all’anno – ha ricordato Genga -. Il panorama regionale, stando anche ai dati che parlano di un sensibile calo delle nascite in tutta la regione, è in evoluzione. Dobbiamo valutare costantemente i reparti materni infantili per coniugare gli interventi richiesti dal Governo centrale con il territorio, ascoltando però le esigenze dei cittadini. Siamo in piena sintonia con i Comitati come quello presieduto dal dottor Marco Marchetti. Bisogna costruire un percorso condiviso”. Pierluigi Gigliucci ha ricordato gli investimenti del recente passato per rassicurare sul futuro. “Chi, dopo aver stanziato circa 3 milioni di euro per le infrastrutture del Bartolomeo Eustachio, lo lascerebbe chiudere? San Severino continuerà a recitare un ruolo di primo piano nel futuro dell’Area Vasta 3. È altresì innegabile che se non avessimo provveduto a livello regionale alla riorganizzazione sanitaria, lo stato ci avrebbe tolto la bellezza di 50 milioni di euro… che la Regione avrebbe dovuto chiedere ai marchigiani”. Nel ricordare i numeri positivi dal 2012 ad oggi negli interventi del Punto di primo intervento di San Severino, Gigliucci ha ribadito il concetto di salvaguardia delle eccellenze: “Dove la quantità si coniuga con la qualità perché non esportarle? Si pensi anche ai numeri in crescita di Oculistica e Chirurgia. Riguardo alle recenti difficoltà del reparto di Radiologia (“dove – ha ricordato il consigliere provinciale Pietro Cruciani – siamo passati da dieci unità a sei per due pensionamenti e due gravidanze”) Gigliucci ha sottolineato le due recenti assunzioni anche per “far fronte al reale problema delle lunghe liste di attesa che tuttavia nel maceratese sono un fenomeno contenuto”. Sulla possibile chiusura dell’Hospice riportata da Mario Chirielli (Comitato) come timore più recente “sono tutte fandonie”, ha tagliato corto Gigliucci. Il sindaco Cesare Martini ha sottolineato l’importanza dell’intervento dell’avvocato del Comitato, Marco Massei, che ha esortato a puntare su “metodo e meriti. Dove ci sono le professionalità, l’organizzazione e l’efficienza, bisogna coltivarle”. Nessun allarmismo e no ai messaggi negativi sulla Sanità, quindi, ma trasparenza e sinergia fra Regione e territorio. “Anche se – hanno ribadito Martini ed il Comitato – non bisogna mai abbassare la guardia”.

Luca Muscolini

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