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Veduta aerea di San Severino
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Una Città da vivere su Prg: “Chi investirebbe 15 milioni?”

L’hanno approvato “con grande senso di responsabilità perché la minoranza ha voluto portare il suo contributo”, ma le obiezioni al Piano regolatore generale da parte di “Una città da Vivere” restano. “Confermiano – scrive il capogruppo, Gilberto Chiodi – l’approvazione della filosofia che ha mosso l’Amministrazione nel controdedurre il parere della Provincia, tuttavia ritieniamo che la variante al Prg è un’occasione persa per la Città. Dal punto di vista amministrativo, ricordiamo la possibile illegittimità dell’atto in quanto sembrerebbe non conforme alle specifiche tecniche della Legge Regionale n. 34 del 5 agosto 1992. Sotto il profilo strettamente programmatorio le presunte opportunità non sono assolutamente vere. In particolare, le ipotesi di lavoro in campo non soddisfano affatto le richieste pervenute dalla Città e dai cittadini, oltre al fatto che il Piano soddisfa gli interessi di pochi a danno delle reali esigenze di tanti. Si pensi, ad esempio, all’edificazione di oltre 42.085 metri cubi per 120 appartamenti, “incassettati” tra la variante viaria della Provinciale 361 e la ferrovia, in rione di Contro, senza alcuna previsione di una viabilità alternativa e, soprattutto, senza prevedere servizi accessori. La dimensione della lottizzazione, ponendo un costo di costruzione a metro cubo, al minimo, di 350 euro, porterebbe a un totale di 14.729.750 euro. Chi investirebbe – si chiede Chiodi – 15 milioni di euro a San Severino? È facile prevedere che questo nuovo edificato non partirà mai, perché la previsione non è coerente con la dimensione territoriale della Città, ma purtroppo bloccherà la volumetria disponibile”. In conclusione di analisi del Prg da parte dell’opposizione di centro destra emerge anche il dato di fondo secondo il quale “il Piano regolatore non recupera pienamente l’edificato, ma consuma altro territorio, lanciando una nuova e selvaggia cementificazione. Ci auguriamo che la Provincia comprenda le ragioni sollevate dalla minoranza e ne tenga debitamente conto”.

Luca Muscolini

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