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Marco Manasse: “Salvezza raggiunta con pieno merito”

Il sesto successo consecutivo ha permesso al Serralta di accorciare sul quinto posto occupato dal Fabiani. Ora sono due le lunghezze che separano le due formazioni. Quinto posto che ormai è diventato l’obiettivo di fine stagione per i settempedani che appaiono decisi a fare il massimo per cercare di chiudere un campionato, già ottimo, con il miglior piazzamento possibile. Il sogno play off, invece, che per qualche giorno era sembrato possibile è praticamente e svanito dopo i risultati dell’ultimo turno. Tornando sull’ultima gara, non resta che esaltare il momento positivo dei gialloblu che stanno viaggiando a ritmi incredibili (18 punti in 6 partite) dimostrandosi una delle squadre più in forma del torneo. Obbligatorio è puntare l’attenzione sui tanti aspetti positivi del Serralta di questo periodo. Prima di tutto la forza e compattezza del gruppo. Ormai in campo va una squadra vera, organizzata, che sa quello che vuole, cosa fare e come ottenerlo. Insomma il lavoro impostato in estate, è stato completato al meglio e i meriti di mister Bonifazi sono molti e sotto gli occhi di tutti. Un grosso elogio, poi, va rivolto ai giocatori. Dai più esperti fino ai più giovani. Pochi in avvio di stagione credevano in un gruppo rinnovatissimo e molto giovane, ma i fatti hanno smentito tutti e ora appare evidente che anche chi è sceso in campo abbia avuto enormi meriti e abbia saputo tirare fuori il massimo, dimostrando di avere qualità. A tal proposito il match contro il Colbuccaro (3-1 per i gialloblù) ne è fedele testimonianza. Per via delle numerose assenze, si è potuto vedere all’opera molti giocatori che nel corso dell’annata hanno potuto giocare di meno rispetto ad altri. Alla luce dei fatti chi è stato impiegato in questa partita ha risposto presente. Sia chi esordiva in campionato, sia chi ha in precedenza aveva già avuto maggior minutaggio. Nel primo caso da rimarcare la positiva prestazione del difensore Federico La Torre, un giovane che aveva fatto bene anche in Coppa e che è rimasto in campo per tutto l’incontro, e dell’esterno Mattia Marconi, entrato nel finale. Nell’altro caso ha giocato con personalità ed efficacia Andrea Dialuce, che ha saputo fornire un validissimo apporto in un reparto, quello di centrocampo, che era in piena emergenza. In realtà la giornata è stata esaltante soprattutto per altri due giovani elementi (classe 90′). Entrambi sono da accomunare per il fatto di aver realizzato il primo centro in campionato. Il primo è Francesco Morgana. Negli ultimi turni l’esterno è cresciuto molto facendo vedere, oltre alle riconosciute doti tecniche, convinzione e continuità di giocate. Dopo la bella prova di Matelica, anche con il Colbuccaro è entrato bene in partita (è subentrato dalla panchina dopo mezzora) entrando nell’azione del terzo gol e siglando in prima persona il vantaggio. Rete, questa, fondamentale perchè ha spianato la strada al Serralta verso l’ennesimo successo e giunta con una giocata eccellente (dribbling a rientrare con tocco a seguire di prima e sinistro in diagonale a fil di palo). Il secondo, invece, è Marco Manasse. L’attaccante ha avuto la grande soddisfazione di timbrare il cartellino e di siglare il gol sicurezza.

“Sono felicissimo! – esclama Manasse -. Il gol messo a segno è il frutto di un lungo lavoro ed è in pratica la degna conclusione di un percorso, andato avanti per tutta la stagione. Devo ringraziare tutti ed in particolare il mister e i miei compagni. Una dedica c’è ed è per mio padre Enrico. Mi segue praticamente sempre, è venuto ad ogni partita e mi ha sostenuto in ogni momento, anche e soprattutto quando avevo meno spazio. A tal proposito devo dire che spesso sono rimasto fuori, ma riconosco che non sempre sono riuscito a dimostrare quello che dovevo quando me ne è stata data l’opportunità. In realtà l’allenatore mi ha concesso tanta fiducia, ha creduto in me, qualche volta mi ha fatto giocare anche dall’inizio e, quindi, non posso lamentarmi della stagione che ho avuto”.

A proposito, Marco, che campionato è stato per te?

“Interessante e formativo. Ho avuto modo di fare esperienza, di crescere, di vivere situazioni nuove. In passato avevo giocato in Terza e l’esperienza in tornei superiori praticamente non ce l’avevo, perciò potermi provare in Seconda è stato importante. Fondamentale direi è aver trovato un gruppo come quello del Serralta: unito, compatto, formato da bravi ragazzi e da ottimi giocatori. Per me è stato utilissimo potermi allenare vicino ai compagni più esperti dai quali ho potuto apprendere molto e ricevere consigli utili, poi altrettanto importante è stato scendere in campo per mettere insieme “presenze” che torneranno utili per il futuro, a cominciare dalla prossima stagione”.

Avete raggiunto al meglio il traguardo salvezza e siete in lotta per il quinto posto…

“Meglio di così… Sono contento per la società, per il Presidente Crescenzi, per la squadra. Non era una stagione semplice per il Serralta. Sapevamo bene che c’era da ripartire quasi da zero dopo la Prima Categoria e nessuno poteva sapere come sarebbe andata una squadra nuova come quella costruita in estate. C’erano incognite, rischi. Tanti giovani in organico potevano far bene, ma anche avere tante difficoltà. Per fortuna è andata bene. Ricordo più momenti positivi e belli che negativi, anche se le difficoltà non sono mancate ma le abbiamo superate al meglio. Siamo stati bravi tutti e ora raccogliamo con pieno merito i frutti del gran lavoro svolto. L’ambiente deve essere soddisfatto della stagione e dell’obiettivo raggiunto con pieno merito”.

Roberto Pellegrino

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