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Tutte le strade portano a Roma. Ma con quanta fatica?!

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un nostro affezionato lettore di San Severino che, immaginando di scrivere a un ipotetico amico umbro, segnala un problema di viabilità piuttosto interessante che può riguardare (o ha già riguardato) molti di noi in viaggio per Roma. Ecco di seguito il testo.

Caro amico umbro, ti scrivo da marchigiano adottato dal Lazio per motivi di studio e lavoro perché sono preoccupato per la condizione in cui versano le strade della tua regione. Ce l’avete voi qualcuno che se ne occupa? Penso a qualcuno che è strapagato per garantire la viabilità dell’Umbria?! Credo di no, perché, se ci fosse, sono sicuro che ne avresti chiesto la “testa”, come direbbe la Regina di cuori di Alice nel Paese delle Meraviglie. Dirai tu: perché citi un cartone animato? Perché sono in coda sulla Somma, di domenica, in rientro con le mie due figlie di 1 e 3 anni (quella di uno ha la febbre in ascesa) e non so più che inventarmi per tenerle tranquille… Ormai l’unico personaggio che mi viene in mente è proprio la sanguinaria Regina di cuori. Siamo in coda da 45 minuti, il tutto è iniziato alle 18.33, subito dopo il bivio per Strettura, sulla Flamina, e mi domando: per esserci tutto questo “casino” forse ci deve essere stato un megaincidente, uno di quelli con i vigili del fuoco, le ambulanze, l’elicottero della protezione civile e, perché no, l’esercito. Procediamo avanzando di pochi metri e poi di nuovo fermi… Mmm… L’idea dell’incidente comincia a svanire; sembra proprio uno di quei semafori messi con cattiveria da qualcuno che non ha la più pallida idea di come fluisca il traffico e, forse, neanche di come si guida una macchina. Infatti, dopo 45 minuti e un paio di km, poco prima dell’arrivo a Terni, ecco il motivo per cui almeno 1000 macchine sono rimaste incolonnate davanti a me in questo weekend: un semaforo!! Messo lì perché c’è una grande macchina per i lavori stradali parcheggiata in curva, in un piccolo restringimento della carreggiata. Passato il restringimento, vediamo l’altra faccia della medaglia, cioè 12 macchine in attesa di passare al primo turno, senza fila. Certo, chi lo avrebbe mai detto? Oggi è domenica, la gente non torna verso la capitale! E allora penso: chiamiamo la municipale di Terni e segnaliamo il disservizio che si risolverebbe semplicemente programmando meglio il semaforo. Mi sento rispondere: “non dipende da noi, è colpa dell’Anas e, inoltre, non potevamo prevedere questo miniesodo”. Certamente, chi poteva prevederlo? Così come circa 6 mesi fa, di venerdì, chi poteva prevedere un’ora di fila esattamente dalla parte opposta, cioè appena dopo la galleria del valico della Somma e fino alla fine della discesa verso Spoleto? Allora caro amico, ti scrivo questa lettera perché magari tu vorrai avvisare quel famoso “cervellone” strapagato e dargli questa notizia straordinaria: il venerdì la gente va da Roma verso Spoleto (e Fano o Ancona), mentre la domenica ritorna verso Terni. Provate a tenerlo in mente quando mettete i semafori, altrimenti questa estate gli amici calabresi che vogliono venire in vacanza dalle nostre parti si accorgeranno che la storia della Salerno-Reggio Calabria è veramente overrated e che potrebbe essere giunto il momento della Spoleto-Terni!”.

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